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L’Italia diventa arancione: ecco le regole, cosa si può fare e cosa è vietato

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Dal 12 aprile l’Italia è passata quasi tutta in zona arancione: ecco le nuove regole previste dal decreto in vigore, cosa si può fare e cosa resta invece vietato.

Passano le settimane e cambiano anche i colori delle regioni italiane. Dal 12 aprile l’Italia passa quasi totalmente in zona arancione. Restano in rosso solo Campania, Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna (regione che pure, fino a meno di un mese fa, era l’unica bianca). Per il resto, quasi 50 milioni di persone possono finalmente tornare a respirare. Attenzione però: zona arancione non significa liberi tutti! Ecco quali sono le regole e quali sono le novità introdotte dal cambio di zona.

Le regole della zona arancione

La prima grande novità riguarda la scuola. Con il passaggio in arancione, la maggioranza degli studenti torna in aula. Anche quelli delle superiori possono tornare infatti alla didattica in presenza, seppur al 50% della capienza.

Rientro a scuola
Rientro a scuola

Altra importante novità è la riapertura di negozi, parrucchieri e centri estetici, che possono tornare alle attività dopo circa un mese di stop totale quasi ovunque. Anche gli spostamenti all’interno del Comune tornano poi liberi, senza più bisogno di autocertificazione. E per quanto riguarda bar e ristoranti? Restano le chiusure previste anche in zona rossa. Per poter ripristinare la situazione bisognerà attendere l’arrivo della zona gialla.

Zona arancione: spostamenti e restrizioni

Come detto, il passaggio in zona arancione non vuol dire un ritorno alla libertà. Anzi, le visite a parenti e amici restano possibili solo una volta al giorno e in non più di due persone, esclusivamente all’interno del Comune di residenza. Gli spostamenti al di fuori del Comune restano vietati, eccetto comprovati motivi di necessità.

In tutta Italia, a prescindere dal colore, resta vietato uscire di casa dalle 22 alle 5, salvo comprovati motivi di necessità, da dimostrare tramite autocertificazione. Per quanto riguarda bar e ristoranti, consentito l’asporto fino alle 18 e le consegne fino alle 22 solo per i ristoranti. Rispetto a quanto accaduto finora, però, non è possibile per i governatori delle varie Regioni emettere ordinanze ancora più restrittive.

Restano ovviamente vietati gli spostamenti tra le Regioni, eccetto che per raggiungere le seconde case. Possibile però raggiungere sempre la propria residenza, il proprio domicilio o la propria abitazione. Infine, per quanto riguarda i viaggi, è possibile partire per mete europee, ma sono previste limitazioni per coloro che soggiornano o transitano nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più stati dell’Unione europea.

Per chi rientra in Italia è previsto un tampone obbligatorio da effettuare nelle 48 ore precedenti all’ingresso nel nostro paese e, in caso di esito negativo, bisognerà sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 5 giorni, isolamento che terminerà solo dopo un nuovo test negativo.

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ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2021 12:23

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